Avvocato esperto in stalking a Roma: come trovarlo?

avvocato esperto in stalking a Roma

Stai cercando un Avvocato esperto in stalking a Roma? Sei nel posto giusto.
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista. In particolare sono un Avvocato esperto in stalking a Roma.
Se stai leggendo questo articolo è perché ti trovi in una situazione delicata e non sai come affrontarla.
Sia nel caso in cui tu sia la vittima di stalking sia nel caso in cui tu sia stato denunciato per questo reato continua a leggere l’articolo, a breve troverai risposta alle tue domande.

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Come a breve vedremo lo stalking è un reato grave che viene realizzato da un soggetto (lo stalker) il quale minaccia e/o molesta ripetutamente la vittima. Questi comportamenti provocano delle specifiche conseguenze nella persona offesa, specificamente indicate dall’art. 612 bis del codice penale.
Ma scendiamo nello specifico.

 
 

Stalking: cos’è [ torna al menu ]

Lo stalking (più tecnicamente “atti persecutori”) è un reato previsto dall’art. 612 bis del codice penale. Si tratta di un reato che viene realizzato da un soggetto (lo stalker) il quale minaccia o molesta ripetutamente la vittima.
Queste condotte devono provocare un perdurante e grave stato di ansia o di paura o ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o di un prossimo congiunto oppure devono costringere la vittima a cambiare le proprie abitudini di vita.
Possibili esempi sono: ripetuti messaggi, continue telefonate, appostamenti, che provocano ansia e paura nella vittima o la costringono a cambiare numero di telefono oppure strada per andare a lavoro.

 

Stalking: cosa fare [ torna al menu ]

Se sei vittima di stalking devi cercare di mantenere la calma. Puoi chiamare il numero verde nazionale (1522) a favore delle vittime degli atti persecutori. Potrai inoltre chiedere l’ammonimento dello stalker rivolgendoti al questore e potrai chiedere assistenza ad un Avvocato esperto in stalking il quale potrà spiegarti quali sono i successivi passi da compiere.
Il primo passo, se vuoi tutelare i tuoi diritti, è senz’altro quello di presentare una querela. Il termine è pari a 6 mesi da quando la vittima è a conoscenza del fatto. Senza querela non inizierà alcun processo.
Nei casi di condotte poste in essere nei confronti di un minore e di persona con disabilità oppure se il fatto è commesso con un altro reato per cui si deve procedere d’ufficio, la querela non sarà necessaria. In questi casi sarà sufficiente una semplice segnalazione o una denuncia che deve provenire da qualsiasi soggetto e non necessariamente dalla vittima.

 

Stalking: come si presenta la denuncia [ torna al menu ]

Il contenuto della querela e/o della denuncia è più o meno sempre il medesimo. Si dovranno esporre i fatti allegando eventuali prove (documenti o testimoni) a sostegno dell’accusa che si sta muovendo.
Tieni inoltre presente che quando il reato è procedibile a querela di parte il termine per la presentazione della stessa è pari a sei mesi. Se invece il reato è procedibile d’ufficio non ci sono termini per la presentazione della denuncia.
La querela e/o la denuncia possono essere presentate in autonomia, tuttavia un Avvocato esperto in stalking potrà aiutarti ad evidenziare quegli elementi che devono essere necessariamente posti all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria.

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Stalking: quali sono le prove? [ torna al menu ]

Prove da allegare alla querela possono essere rappresentate da referti medici o relazioni di specialisti che possano confermare lo stato di ansia e di paura provocato dalla condotta tenuta dallo stalker.
Il cambiamento delle abitudini di vita potrà invece essere dimostrato dal fatto che tu abbia deciso di cambiare strada per andare a lavoro a causa degli appostamenti dello stalker o numero di telefono a seguito delle ripetute telefonate o messaggi.
Inoltre foto, video, registrazioni delle chiamate ricevute, screenshots relativi ai messaggi, testimonianze, sono elementi utili a dimostrare la veridicità delle proprie affermazioni.

 

Stalking: risarcimento [ torna al menu ]

Dopo aver presentato una querela la vittima del reato dovrà attendere la fine delle indagini e l’inizio del vero e proprio processo.
Al termine delle indagini infatti il P.M. potrà richiedere l’archiviazione oppure farà notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. In questo secondo caso potrebbe, di lì a poco, iniziare il processo. All’interno del processo la vittima potrà costituirsi parte civile, ossia chiedere un risarcimento del danno a causa degli atti persecutori subiti.

 

Cosa succede se si viene denunciati per stalking? [ torna al menu ]

Dopo la presentazione di una querela o di una denuncia per stalking inizieranno le indagini.
A meno che non sia stata applicata una misura cautelare, solo dopo che ti sarà notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari potrai impostare concretamente la tua difesa con l’Avvocato che ti assisterà.
Potrai presentare memorie, richiedere l’interrogatorio e iniziare a ragionare sulla scelta da compiere relativamente al rito (ordinario o speciale).
Affrontare un processo penale può essere fonte di ansia per questo motivo ti consiglio di scegliere un Avvocato esperto in stalking che sappia tutelarti al meglio oltre che farti affrontare il processo penale con la lucidità necessaria.

 

Cosa si rischia per stalking? [ torna al menu ]

La pena prevista per il reato di stalking è la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi.
Questa è la pena che potrà essere applicata dal Giudice all’esito del processo.
Lo stalking può però comportare anche l’applicazione di una misura cautelare in fase di indagine o durante il processo.
Solitamente viene applicata la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa ma anche gli arresti domiciliari o la custodia cautelare in carcere.
La pena prevista dall’articolo è inoltre aumentata quando il fatto viene commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, o se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.
L’aumento si ha anche quando il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità.

 

Quando non è stalking [ torna al menu ]

Come abbiamo visto lo stalking si ha quando la vittima vive uno stato di ansia, paura, timore o un cambiamento delle proprie abitudini di vita a causa delle continue molestie e/o minacce.
Se invece la condotta si consuma in un’unica occasione o per breve momento, si potrà parlare al massimo di molestie ma non di stalking.
Inoltre lo stato di ansia o paura oppure il cambiamento delle proprie abitudini va provato. Le dichiarazioni della persona offesa possono senz’altro essere ritenute sufficienti ma il Giudice vaglierà la sua credibilità valutando anche altri elementi.

 

Avvocato esperto in stalking a Roma: conclusioni [ torna al menu ]

Se hai letto attentamente l’articolo avrai capito che lo stalking (art 612 bis cp – clicca qui per prenderne visione) è un reato grave.
Se ti trovi a Roma e sei indagato oppure vittima di stalking il consiglio è quello di rivolgerti quanto prima ad un avvocato esperto in stalking.
Se sei indagato per aver commesso il reato di stalking oppure ne sei vittima, contattami.

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